“Ormai Empedocle è morto e con lui / anche la voce degli dei e dell’essere / fatale destino dell’Occidente, / il dire ermetico e il travestimento metafisico: / una grande illusione senza avvenire” Franco Di Carlo Possiamo considerare la leggendaria morte di Empedocle, il suo “precipitarsi” nelle viscere dell’Etna, una metafora legata alla ricerca… Continue Reading
Un abbaglio secolare: “Amor ch’a nullo amato amar perdona”, di Guglielmo Peralta
Il verso 103 del V canto dell’Inferno recita: Amor ch’a nullo amato amar perdona È uno dei versi più famosi e controversi della Storia della Letteratura, sul quale, a mio avviso, non è stata fatta abbastanza chiarezza dai critici che nel tempo (sono trascorsi più di sette secoli) si sono cimentati nella sua esegesi concordando… Continue Reading
Guglielmo Peralta: la “Visione” e l’infinito, di Franco Di Carlo
La vita e il pensiero del mistico si fondano non solo sulla “visione” estatica e catartica, sulla contemplazione profetica ed anche ascetica, ma anche sull’azione concreta, su atti e fatti reali che avvengono in tempi e spazi precisi della natura e della società: opere, dunque, comportamenti (e perciò di rilevanza etico-esistenziale), che accadono in luoghi… Continue Reading
STÉPHANE MALLARMÉ – IGITUR: L’OPERA IL CASO LA MORTE, di Guglielmo Peralta
La scrittura e la morte Hegel in un testo che precede la fenomenologia scrive: «Il primo atto con cui Adamo si rese padrone degli animali fu di imporre loro un nome, vale a dire li annientò nel pieno della loro esistenza». La parola che nomina, la parola umana, a differenza del Verbo divino, nutre dentro… Continue Reading
Due poesie di Guglielmo Peralta
BACO DA LUCE Nell’orto solitario il baco da luce fila un velo d’ombra Nel placido brusio il foglio si fa foglia Pupe nel bozzolo le parole sognano il volo di farfalla Un sillabario segreto si palesa nella notte chiara Si dipana il tessile filo in larve di luce e nel giardino aleggia d’improvviso il canto… Continue Reading
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