Le Muse e la Memoria rappresentavano garanzia di permanenza. Quest’ultima, come ci illumina Détienne, riferendo anche la posizione di Vernant, in età arcaica era sacralizzata: non era solo il supporto materiale della parola “cantata”, ma conferiva «al verbo poetico lo statuto di parola magico-religiosa», in grado di provvedere all’ordinamento del mondo, un po’ come la… Continue Reading
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