LA NOTTE E’ LA TOMBA DI DIO «La notte è la tomba di Dio e il giorno la cicatrice del dolore». V’erano scritte queste parole, in alto, sopra la prima porta a destra. Una voce risuonò nell’androne: «Benvenuto nella galleria del dolore!». Fu così che mi decisi… Ed entrai. […] C’è un bosco pieno di… Continue Reading
Su Kafka e l’estetica, di Roberto Taioli
Il breve testo kafkiano che leggiamo in coda a questo scritto, offre sollecitazioni, domande, ma non risposte conclusive. Kafka non elabora una estetica compiuta ,né si cura di sistemare teoreticamente i suoi pensieri. Un’estetica resta comunque sottesa allo scrivere kafkiano, seppur non esplicitata. Fa da sfondo, ma non appare compiutamente. Del resto ciò accade anche… Continue Reading
L’addio di Antoine de Saint-Exupéry ovvero l’illeso prodigio perdurante in ogni età, di Michele Rossitti
In principio era un seme minuscolo in balia della bufera, poi il cielo l’ha deposto sul brandello del litorale. Il seme si è rotto, ha germinato ferro per diventare pian piano un uccello che si protrae al blu, non per sfidarlo ma sfiorarlo con gli alettoni, l’uragano è stato il suo concime. Il carrello di… Continue Reading
Gli interni di Vilhelm Hammershøi, di Paolo Ruffilli
Uno dei miei pittori preferiti è Vilhelm Hammershøi. È uno di quei pittori che discendono da Vermeer e arrivano a Hopper: pittori della luce fredda, nel gioco dei toni chiaroscurali, della quiete e del silenzio, della vita fulminata nel distacco, dell’assenza. Stanze per lo più vuote, ma riempite dall’immanenza degli stessi elementi architettonici (muri, infissi,… Continue Reading
Cono Cinquemani, “ZIA FAVOLA – Una storia siculish”, Aut Aut Edizioni – 2017
1960. Favola Cinquemani, la zia siculo-americana, per il suo settantesimo compleanno compra una macchina da scrivere e inizia a raccontare la sua vita, divisa tra la Sicilia e l’America. San Cono e Novaiorca, il porto e l’approdo, sono solo alcuni dei luoghi “di passaggio” raccontati nel romanzo scritto in siculish per unire i due mondi… Continue Reading
“La terra di Lavoro” di Pier Paolo Pasolini, da “Le ceneri di Gramsci” – 1957
Le ceneri di Gramsci, pubblicato da Pier Paolo Pasolini nel 1957, comprende 11 poemetti in strofe di terzine di endecasillabi. Pasolini traccia la strada a una nuova poesia d’impegno civile. Il soggetto poetico passa in ombra e i poemetti si trasformano in una sequenza di illuminazioni mitiche. La terra di Lavoro è l’ultimo dei poemetti:… Continue Reading




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