“L’essenziale è invisibile agli occhi”. Antoine de Saint- Exupéry
La luce del giorno supera la vita,
mostra dov’è, l’abbaglia,
l’avvolge per quel poco che la vita compare-
pulsa la vita più lenta della luce,
solo per i viventi è più veloce.
*
A Mario Luzi
Quanti sforzi per l’ironia,
quanti calcoli e pensieri,
per la presentazione di sé, per l’abilità verbale,
mentre il cigno senza preparazioni è l’ironia,
la dice tutta nei suoi calmi movimenti,
così come la dicono la pioggia e il lago,
e non c’è alcun bisogno di inventare alcunché,
di scomodare il drago.
*
Distoglie i sogni la bellezza
li assume in sé,
per questo turba più del corpo
che la porta.
Le labbra più delle parole
lanciano lontano i segnali,
la bellezza esplode
in silenzio.
*
Come il fiore rifiutava seccandosi
altro sole,
così, maturato negli anni,
non era la fine della vita il rifiuto,
il suo intransigente, inderogabile
manifestarsi?
La vita si separava dalla vita.
*
Dio che tremava
per aver creato l’assoluto inganno,
l’infinito,
che è, è
senza fine.
*
Cos’è che fuggiva? Cos’è
che restava? Non mi accorgo
di quel che accade.
I vestiti, il corpo?
Ci perlustra un insetto,
ci conosce in ogni aspetto.
*
Noi facciamo quando facciamo.
Capisci che non c’è altro da dire
Sul tempo della vita?
*
In veglia ascoltiamo la storia, da essa
vogliamo essere convinti.
Preferiamo credere. Ma credere
è guardare le stelle, il loro
intermittente lucore.
Da esse siamo nati, muti.
È questa la nostra unica libertà da noi.
(Einaudi, 2009)




