Per accostarsi a questo libro con il giusto approccio, occorrerebbe spogliarsi di intenti critico-metodologici precostituiti volti a comprendere i nuclei di forza della poetica di Camilla Ziglia: piuttosto sarebbe opportuno affidarsi ad una recettività ermeneutica in grado di accogliere una complessità simbolica tutta affidata alla presa diretta, una oracolarità poetica affidata al contatto misterico con… Continue Reading
Sei poesie di Giancarlo Baroni da “I nomi delle cose”, puntoacapo – 2020, nota di Ivan Fedeli
In bilico tra Valerio Magrelli e Luciano Erba, Giancarlo Baroni osserva la realtà con occhio da vedetta e il suo sguardo restituisce quadri di vita mai scontati o dati per certi. C’è una sorta di ironia di fondo che, talvolta, agisce in profondità e, senza corrodere, opacizza il fare umano e cerca una parola definitiva,… Continue Reading
Cinque poesie di Giulio Marchetti da “Specchi ciechi”, puntoacapo, nota di Vincenzo Guarracino
Quando ne La verità della poesia Paul Celan affermava che “la poesia parla a partire dalle bruciature dell’anima, a partire dai caratteri incisi sotto la pelle”, mette in gioco un modo di essere del poeta, che, nella presa di coscienza della sua effimera fragilità creaturale, accetta limiti e possibilità di una parole fatta di carne… Continue Reading
Cinque poesie di Fabia Ghenzovich da “TOTEM”, Puntoacapo – 2015
Non c’è dubbio che la poesia di Fabia Ghenzovich, tanto ruvida e affilata nella sua immediatezza espressiva, sia spinta da un’urgenza di dire che frana sulla pagina e si cristallizza in catene di parole, in coacervi di suoni, come se, metabolizzate le asperità delle cose, la scrittura avesse guadagnato un alfabeto per decifrare i meccanismi… Continue Reading




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