Fidia è il principale artista del V sec. a.C. Scultore e architetto, nacque ad Atene tra il 490/480. L’acme della sua attività si ebbe nell’età di Pericle, quando si fece interprete degli ideali estetici e politici dello stratega nel rinnovare i monumenti dell’Acropoli. Tra il 450 e il 432 vanno attribuite le maggiori opere fidiache… Continue Reading
“Tragedia greca”. La culla della nostra civiltà va sostenuta
“Spetta a chi studia filosoficamente la politica prendere in considerazione il piacere e il dolore: infatti egli è l’architetto che stabilisce il fine, guardando al quale noi dichiariamo che ciascuna cosa è, in assoluto, buona o cattiva“. Aristotele, Etica Nicomachea VII, 1152b Nella letteratura greca si possono distinguere i seguenti periodi: periodo delle origini o… Continue Reading
INVITO AI POETI PER IL QUINTO E-BOOK DE ” I QUADERNI DI ÈRATO”
“Stamani mi sono disteso in un’urna d’acqua e come una reliquia ho riposato”. da ” I FIUMI” di Giuseppe Ungaretti Miti, luoghi e anime dell’acqua. Nessun elemento come l’acqua porta con sé un carico così grande di significati e di forme. E’ vero che la terra, l’aria e il fuoco sono elementi importanti nella vita dell’uomo… Continue Reading
“Ombre”, poesia di Fabrizio Milanese
OMBRE Perdo lo sguardo in una schiuma bucata. Respiro frammenti d’alba. Cammino su memorie di pioggia su gocciole ignote. In un vaso mutilato raccolgo schegge dai deserti l’ombra del cane e della luna. Fabrizio Milanese
L’Ellade e i ricordi stesi ad asciugare: “Fidia” e “Asclepiade”
LA NOTTE ERA UN LUNGHISSIMO MARE Accadeva dopo cena appena dopo le ventuno al rintocco dell’ultimo sprazzo. Ci si chiamava per nomi stentorei Fidia, Asclepiade. Il tatto arroventato sui fianchi le labbra perfette all’umido corallo. Seguivamo vestiboli che aprivano a bifore più aggraziate. Soffocati in un nembo i sospiri sceglievamo Kavafis da leggere al buio.… Continue Reading
I MAESTRI: Sandro Penna, scelto da Fabrizio Milanese
LA VITA…E’ RICORDARSI DI UN RISVEGLIO La vita… è ricordarsi di un risveglio triste in un treno all’alba: aver veduto fuori la luce incerta: aver sentito nel corpo rotto la malinconia vergine e aspra dell’aria pungente. Ma ricordarsi la liberazione improvvisa è più dolce: a me vicino un marinaio giovane: l’azzurro e il bianco della… Continue Reading




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