Poi che la fiamma fu venuta quivi dove parve al mio duca tempo e loco, in questa forma lui parlare audivi: «O voi che siete due dentro ad un foco, s’io meritai di voi mentre ch’io vissi, s’io meritai di voi assai o poco quando nel mondo li alti versi scrissi, non vi movete; ma… Continue Reading
I MAESTRI: Carmelo Bene legge “Le onde” di Boris Pasternak
LE ONDE Tu mi stai accanto, lontananza del socialismo. Dici d’esser vicina? Frammezzo alle angustie, in nome della vita, in cui ci siamo legati, trasportaci, ma solo tu. Tu mandi fumo tra una nebbia di teorie, terra fuori di ciarle e di calunnie, come una porta sul mondo e una porta sul mare, e una… Continue Reading
I MAESTRI: Carmelo Bene legge “All’amato me stesso” di Vladimir Majakovskij
ALL’AMATO ME STESSO Due frasi. Pesanti come un colpo. “A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio” Ma uno come me dove potrà cacciarsi? Che tana m’han preparata? S’io fossi piccolo come il Grande Oceano, sulla punta delle onde m’alzerei, carezzerei la luna con il mio flusso. Dove trovare… Continue Reading
I MAESTRI: Carmelo Bene legge “La Chimera” di Dino Campana
Non so se tra rocce il tuo pallido Viso m’apparve, o sorriso Di lontananze ignote Fosti, la china eburnea Fronte fulgente o giovine Suora de la Gioconda: O delle primavere Spente, per i tuoi mitici pallori O Regina o Regina adolescente: Ma per il tuo ignoto poema Di voluttà e di dolore Musica fanciulla esangue,… Continue Reading
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