“Racconto del dolore” poesia di Narda Fattori

narda

 

Non so a che serva raccontare
che mi crescono le unghie e i capelli
e che il dolore è un bottone che devo
passare nell’asola per pudicizia
perché qualcuno non ama i rampicanti
sul tronco teso

quell’altro dolore che si sparpaglia
nero arraffa a destra e a manca
lui non ha pudori neppure freni
inibitori- scorazza con l’innocenza
di un bambino su un campetto
dietro ad un pallone e invece morde
sfrigola strizza e non si pente
non si pente mai e non sa
che cosa sia quel peso sul petto
che toglie il respiro e non vede
l’azzurro del cielo il bianco della neve.

Non serve a raccontare le cuciture
i malfatti rammendi su pensieri
arruffati piume di pettirosso
a gennaio sugli spini delle rose
che sono sfiorite e tutto si sono date
a poche bacche rosse con i semini neri
e agli spini cavalli di Frisia sul gambo
che graffiano gli uomini mentre
il pettirosso vi si appoggia e scruta
attorno per saziare la sua fame.

Nel freddo io resto spaventapasseri
sui seminati di giugno
che già la nebbia cancella in ingrigito
strame .

Narda Fattori

edita in “ Mutare di stato, cambiare di natura, CFR

 

5 commenti
  1. Avatar di Anna Maria Curci

    Colme, dischiudono quelle cuciture
    spazi estesi e cantucci inaspettati,
    dissetano chi vuole ascoltare.

    Grazie a “La presenza di Erato” per la pubblicazione dei versi pieni di Narda Fattori, da una raccolta che non mi stanco di rileggere.

  2. Avatar di fattorina1
  3. Avatar di Lucetta Frisa
  4. Avatar di leopoldo2013

    Narda coglie ben “in re” il dolore e dintorni , rifuggendo da epicedi luttuosi / affliggenti e dando al sentimento quello che si merita : partecipazione e distacco , come è giusto che sia .
    Sempre con stima
    leopoldo attolico –

  5. Avatar di fattorina1

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