ALLA SERA Forse perché della fatal quiete Tu sei l’immago a me sì cara, vieni, O Sera! E quando ti corteggian liete Le nubi estive e i zeffiri sereni, E quando dal nevoso aere inquiete Tenebre, e lunghe, all’universo meni, Sempre scendi invocata, e le secrete Vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge “Aspettando i barbari” di Costantino Kavafis
ASPETTANDO I BARBARI Che aspettiamo, raccolti nella piazza? Oggi arrivano i barbari. Perché mai tanta inerzia nel Senato? E perché i senatori siedono e non fan leggi? Oggi arrivano i barbari Che leggi devon fare i senatori? Quando verranno le faranno i barbari. Perché l’imperatore s’è levato così per tempo e sta, solenne, in… Continue Reading
I MAESTRI: Roberto Herlitzka legge “Le ricordanze” di Giacomo Leopardi
LE RICORDANZE Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine. Quante immagini un tempo, e quante fole Creommi nel pensier l’aspetto vostro E delle luci a voi compagne!… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge “A Silvia” di Giacomo Leopardi
Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi? Sonavan le quiete stanze, e le vie d’intorno, al tuo perpetuo canto, allor che all’opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge Dante, Divina Commedia – Inferno, Canto V
Così discesi del cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia, e tanto più dolor, che punge a guaio. Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia: essamina le colpe ne l’intrata; giudica e manda secondo ch’avvinghia. Dico che quando l’anima mal nata li vien dinanzi, tutta si confessa; e quel conoscitor de le peccata vede qual… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge “L’Aquilone” di Giovanni Pascoli
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico: io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole. Son nate nella selva del convento dei cappuccini, tra le morte foglie che al ceppo delle quercie agita il vento. Si respira una dolce aria che scioglie le dure zolle, e visita le chiese di… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge ” Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare Pavese
VERRA’ LA MORTE E AVRA’ I TUOI OCCHI Verrà la morte e avrà i tuoi occhi questa morte che ci accompagna dal mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. I tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. Così li vedi ogni mattina quando su… Continue Reading
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