I sette componimenti in questione si trovano in apertura al volume di Friedrich Wilhelm Nietzsche La Gaia Scienza (nota introduttiva di Giorgio Colli, versione di Ferrucio Masini, Adelphi, Milano, 1977, pp. 11-17). Essi probabilmente risalgono all’anno 1882, allorché l’ormai apolide filosofo (aveva rinunciato alla cittadinanza tedesca) intraprese una serie di viaggi in Europa e in Italia… Continue Reading
Jean Baptiste Cerlogne, “Lo tsemin de fer”, (La ferrovia), di Roberto Taioli
Jean Baptiste Cerlogne nasce nel 1826 a Saint-Nicolas (Aosta) ed è considerato il più importante e rappresentativo poeta patoisant valdostano. Proprio negli anni del soggiorno a Saint Jacques lavorò intensamente all’elaborazione del dizionario e della grammatica in lingua franco provenzale. Il poemetto, riproposto nella traduzione di Marco Gal, originariamente scritto in patois, risale al 1886,… Continue Reading
“Più felice sono quanto più lontana”, Emily Brontë, di Giuliana Benedetto
Al nome di Emily Brontë viene associato immediatamente Cime tempestose, ma la celeberrima scrittrice inglese ci ha lasciato anche numerose poesie, pubblicate grazie all’insistenza della sorella Charlotte, dato che lei avrebbe voluto tenerle nascoste. Sono liriche sorprendenti non solo per l’ampio “sfoggio” di inventiva (in particolare nel cosiddetto “ciclo di Gondal”, storia di intrighi e… Continue Reading




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