Nel 1957 Raymond Queneau scrive Le chant du styrène come commento ad un documentario di Alain Resnais dedicato alla produzione del polistirene (nota materia plastica che ha rivoluzionato nel bene e nel male un po’ la vita di tutti noi). I primi di giugno del 1985 l’editore Vanni Scheiwiller propone a Italo Calvino di tradurre… Continue Reading
Italo Calvino e Roma, di Marco Onofrio
Tra le città “visibili” di Italo Calvino, Roma è quella con cui intrattiene il rapporto più inquieto e problematico. Non che ci tenga così tanto, poi, al punto di soffrirne. C’è, piuttosto, una sorta di velo opaco e anaffettivo di lontananza, quasi un distacco sordo, di vaghi e imprecisabili dissidi, e un ingombro misterioso di… Continue Reading
Perchè leggere i classici, Italo Calvino, Oscar Mondadori – 1995 (II parte)
9. I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti. Naturalmente questo avviene quando un classico «funziona» come tale, cioè stabilisce un rapporto personale con chi lo legge. Se la scintilla non scocca, niente da fare: non si leggono… Continue Reading
Perché leggere i classici, Italo Calvino, Oscar Mondadori – 1995 (I parte)
Cominciamo con qualche proposta di definizione. 1. I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…» Questo avviene almeno tra quelle persone che si suppongono «di vaste letture»; non vale per la gioventù, età in cui l’incontro col mondo, e coi classici come parte del mondo,… Continue Reading
Due obiezioni a Milan Kundera di Italo Calvino
da La Repubblica 1985 “Franz aveva dodici anni quando il padre abbandonò la madre all’improvviso. Il ragazzo intuì che era accaduto qualcosa di grave, ma la madre velò il dramma dietro parole misurate e neutre, per non turbarlo. Quello stesso giorno erano andati in città e Franz, uscendo di casa, si era accorto che la… Continue Reading




Commenti recenti