Io sono folle, folle Io sono folle, folle, folle di amore per te. Io gemo di tenerezza perché sono folle, folle, perché ti ho perduto. Stamane il mattino era sì caldo Che a me dettava questa confusione, ma io ero malata di tormento ero malata di tua perdizione. (da “Vuoto d’amore“)
I MAESTRI: Arnoldo Foà legge “La sposa infedele” di Federico Garcia Lorca
LA SPOSA INFEDELE E io che me la portai al fiume credendo che fosse ragazza, invece aveva marito. Fu la notte di S. Giacomo e quasi per obbligo si spensero i fanali e si accesero i grilli. Alle ultime svolte toccai i suoi seni addormentati, e di colpo mi si aprirono come rami di giacinti.… Continue Reading
I MAESTRI: Giuseppe Ungaretti legge “Fratelli”
FRATELLI Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata Nell’aria spasimante involontaria rivolta dell’uomo presente alla sua fragilità Fratelli Giuseppe Ungaretti
I MAESTRI: Roberto Herlitzka legge “Le ricordanze” di Giacomo Leopardi
LE RICORDANZE Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine. Quante immagini un tempo, e quante fole Creommi nel pensier l’aspetto vostro E delle luci a voi compagne!… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge “La pioggia nel pineto” di Gabriele D’Annunzio
LA PIOGGIA NEL PINETO Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre… Continue Reading
I MAESTRI: Arnoldo Foà legge “I Giusti” di Jorge Luis Borges
LOS JUSTOS Un hombre que cultiva un jardín, como quería Voltaire. El que agradece que en la tierra haya música. El que descubre con placer una etimología. Dos empleados que en un café del Sur juegan un silencioso ajedrez. El ceramista que premedita un color y una forma. Un tipógrafo que compone bien esta página,… Continue Reading
I MAESTRI: Arnoldo Foà legge “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi
LA SERA DEL DI’ DI FESTA Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna. O donna mia, Già tace ogni sentiero, e pei balconi Rara traluce la notturna lampa: Tu dormi, che t’accolse agevol… Continue Reading
I MAESTRI: Vittorio Gassman legge “L’Aquilone” di Giovanni Pascoli
C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico: io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole. Son nate nella selva del convento dei cappuccini, tra le morte foglie che al ceppo delle quercie agita il vento. Si respira una dolce aria che scioglie le dure zolle, e visita le chiese di… Continue Reading
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