Una poesia inedita di David Maria Turoldo, a cura di Roberto Taioli

Il frate servita (1916-1992), una delle figure più alte del cristianesimo contemporaneo, poeta, autore di teatro e saggista, frequentò più volte la Val d’Ayas e in particolare Saint-Jacques, ospite dell’amico don Michele Do. È lo stesso don Michele a ricordarlo in una conversazione che ripercorre le tappe di questa amicizia spirituale, fino all’ultimo omaggio poco prima della morte:

Non rammento quando l’ho incontrato per la prima volta, ma ricordo bene l’ultimo incontro, proprio nell’ospedale, quando sono andato a trovarlo, interrotto per non stancarlo e perché c’erano anche altre visite, il suo grande  abbraccio e queste parole: “Tu sai quanto ti ho voluto bene, ti porterò nel cuore per tutta l’eternità”. Ci siamo scambiati l’abbraccio, è stato l’ultimo saluto (David Maria Turoldo- Ernesto Balducci, La terra non sarà distrutta. L’uomo inedito la salverà, Milano, Gribaudi, 2022, p. 171).

Testimonianza viva della frequentazione di Turoldo ad Ayas e nel piccolo borgo di Saint- Jacques, catturato dalla bellezza dei luoghi, icone del volto di Dio, è questa sua poesia (in David Maria Turoldo – Ernesto Balducci, cit, pp. 170-171), scolpita su una tavola di legno e affissa ad un albero, ancor oggi leggibile nel prato della chiesa all’aperto di Saint- Jacques, ai margini del bosco, per il viandante, la data della poesia risale al 1967.

Signore che hai creato la pietra

Segno e simbolo della durata e della forza

Questa pietra

Cui fanno corona le nostre montagne

A Te noi dedichiamo

Come tuo altare

Segno della tua presenza.

Qui scenderai camminando sulle rocce

Scenderai portato dalla luce e dalla tempesta

Scenderai col fragore delle acque

E nel silenzio della notte

Chiamato dalla preghiera

E dal dolore e dalla gioia dell’uomo

Chiamato dalla nostra solitudine

Atteso dalle selve

Atteso di vivi e dai morti

Per darsi qui convegno nel  nome Tuo

E ritrovarsi nell’universale vita

Vita che sei tu Signore.

Vita comunicata a noi

Nel sacrificio di Cristo risorto dai morti

E che più non muore: presente tra noi

Vittima e altare

A salvezza perenne dell’uomo..

Questi è il tuo vero tempio

Questa pietra  la tua casa

Questo cielo la tua cupola

E noi pietre vive

Della  tua chiesa viva.

Amen

                        David Maria Turoldo

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