
Il frate servita (1916-1992), una delle figure più alte del cristianesimo contemporaneo, poeta, autore di teatro e saggista, frequentò più volte la Val d’Ayas e in particolare Saint-Jacques, ospite dell’amico don Michele Do. È lo stesso don Michele a ricordarlo in una conversazione che ripercorre le tappe di questa amicizia spirituale, fino all’ultimo omaggio poco prima della morte:
Non rammento quando l’ho incontrato per la prima volta, ma ricordo bene l’ultimo incontro, proprio nell’ospedale, quando sono andato a trovarlo, interrotto per non stancarlo e perché c’erano anche altre visite, il suo grande abbraccio e queste parole: “Tu sai quanto ti ho voluto bene, ti porterò nel cuore per tutta l’eternità”. Ci siamo scambiati l’abbraccio, è stato l’ultimo saluto (David Maria Turoldo- Ernesto Balducci, La terra non sarà distrutta. L’uomo inedito la salverà, Milano, Gribaudi, 2022, p. 171).
Testimonianza viva della frequentazione di Turoldo ad Ayas e nel piccolo borgo di Saint- Jacques, catturato dalla bellezza dei luoghi, icone del volto di Dio, è questa sua poesia (in David Maria Turoldo – Ernesto Balducci, cit, pp. 170-171), scolpita su una tavola di legno e affissa ad un albero, ancor oggi leggibile nel prato della chiesa all’aperto di Saint- Jacques, ai margini del bosco, per il viandante, la data della poesia risale al 1967.
Signore che hai creato la pietra
Segno e simbolo della durata e della forza
Questa pietra
Cui fanno corona le nostre montagne
A Te noi dedichiamo
Come tuo altare
Segno della tua presenza.
Qui scenderai camminando sulle rocce
Scenderai portato dalla luce e dalla tempesta
Scenderai col fragore delle acque
E nel silenzio della notte
Chiamato dalla preghiera
E dal dolore e dalla gioia dell’uomo
Chiamato dalla nostra solitudine
Atteso dalle selve
Atteso di vivi e dai morti
Per darsi qui convegno nel nome Tuo
E ritrovarsi nell’universale vita
Vita che sei tu Signore.
Vita comunicata a noi
Nel sacrificio di Cristo risorto dai morti
E che più non muore: presente tra noi
Vittima e altare
A salvezza perenne dell’uomo..
Questi è il tuo vero tempio
Questa pietra la tua casa
Questo cielo la tua cupola
E noi pietre vive
Della tua chiesa viva.
Amen
David Maria Turoldo



